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Vivre  Perouse


Lo spazio vissuto da alcuni studenti francesi dell’Università per Stranieri

 

 

Sociologia dell’ambiente e del territorio

Docente: Professor Vincenzo Masini

Anno Accademico 2003/04

Plim 2°anno (Carmen Coli, Angela Ercoli, Alessia Mangiavillano,

                        Roberto Natalini, Ludovic Dominiak- Gorski)

 

 Oggetto della ricerca

 

La ricerca da noi svolta si prefigge di analizzare come un gruppo di ragazzi francesi si sono ambientati nella realtà perugina e soprattutto in quella dell’Università per Stranieri.

Abbiamo voluto ripercorrere le tappe salienti che tali ragazzi hanno dovuto affrontare, come ad esempio: trovare una casa, relazionarsi con l’ambiente e con i suoi abitanti.

Non ci siamo limitati solo a descrivere la loro “avventura”, ma grazie a delle foto scattate nella loro abitazione e al di fuori di essa, abbiamo cercato di coinvolgere il lettore. In breve vorremo che egli non si sentisse estraneo, ma potesse condividere in itinere il lavoro che abbiamo svolto, vivendo la realtà che le nostre foto cercano di esplicitare.

Indispensabile ai fini della ricerca è stato l’uso della macchina fotografica digitale.

 

 

2  Premessa

 

I protagonisti sono sei ragazzi francesi che hanno aderito al progetto Erasmus e studiano a Perugia.

Ci sembra interessante inserire delle piccole carte di identità per capire meglio le foto e le illustrazioni della situazione.

 

 

Nome : Ludovic

Provenienza: Lilla  (paese al confine con il Belgio)

Età: 22

Corso di studi : Lettere Italiane

Ludovic ha frequentato alcuni corsi con noi, ed è stato lui ad inserirci in questa realtà francese a Perugia.

 

 

 

Nome: Fabien

Provenienza: Tours ( un paesino a Sud di Parigi)

Età: 24

Corso di studi: archeologia

 

 

Nome: Jacques

Provenienze: Carcassone

Età: 32

Corso di studi: Corso di attestazione della lingua italiana

 

 

Nome: David

Provenienza:Parigi

Età: 19

Corso di studi: Corso di attestazione della lingua italiana

 

 

Nome: Raffaele

Provenienza: Calabria

Età: 22

Corso di Studi: Economia

Abita con Fabien.

 

 

Nome: Lionello

Provenienza: Gabon

Età: 19

Corso di studi: Corso di lingua per intraprendere il prossimo anno Architettura.

 

3 La ricerca

 

Tutti i ragazzi sono stati molto entusiasti di collaborare a tale ricerca rispondendo in modo molto esauriente ad ogni nostra domanda.

Un pomeriggio fine Febbraio ci siamo recati a casa di Fabien e David insieme a Ludovic; la casa trovandosi vicino all’Università, in Via del Senso 8/3, è diventata il punto di ritrovo di questo gruppo di ragazzi francesi.

 

3.1  Alla ricerca di una casa a Perugia…

 

 

 

Trovare una casa a Perugia non è certo un’impresa facile per vari motivi:

k L’elevato costo degli affitti delle abitazioni nel cuore del centro storico.

k L’affollamento delle zone limitrofe all’Università.

k Il pericolo di incorrere in locatori poco affidabili.

k Lo stato di mantenimento precario di alcuni vecchi alloggi.

 

La parte antistante all’Università per Stranieri è luogo dove molti affittuari (la maggior parte pensionati) propongono agli studenti camere o piccoli monolocali dove poter alloggiare.

Questa foto mostra proprio la fase di “compra-vendita” in cui i nostri amici Francesi si sono imbattuti.

La signora ferma i ragazzi per sapere se hanno bisogno di un alloggio dal momento che le si è liberato un bilocale in Via….. I ragazzi chiedono subito il prezzo che non sembra eccessivo per la posizione ed i metri quadri. La signora vedendo la necessità immediata dei ragazzi, propone loro di andare a vedere subito l’appartamento.

Ludovic conoscendo abbastanza bene l’italiano assume il ruolo di intermediario tra i due, per poi comunicare e commentare le proposte con l’amico.

 

3.2 Finalmente un tetto… 

 

 

 

Queste due foto rappresentano il nostro arrivo nella casa di Fabien e David che vivono lì da quattro mesi. La casa è composta da quattro ambienti : un piccolo ingresso che porta alla cucina, un bagno e due camere da letto singole. Per arrivarci bisogna avventurarsi attraverso scale ripide e malmesse.

 

 

Il tetto (foto piccola in alto) formato da robuste travi in legno, è caratteristico delle antiche case del centro storico, ormai abitate o da vecchi proprietari, che sono nati e cresciuti in quei borghi, o da studenti. L’estate quando gli studenti tornano a casa il centro storico si spopola, le vie del centro sono silenziose e vuote, percorse solamente da qualche anziano che si chiede che fine abbiano fatto tutti i Perugini.

Il murales che si vede nella foto è la viva testimonianza dei nuovi inquilini del centro storico: ragazzi provenienti da varie parti d’Italia e del mondo, che sono a Perugia per studiare.

 

La piantina della casa:

 

 Come vivono la casa…..

 

La casa non è molto grande e l’unico spazio di aggregazione rimane la cucina.

.

Nella foto a sinistra in primo piano c’è Raffaele con il condimento.In secondo piano c’è  Ludovic che accende il fornello.La luce proviene dall’unica finestra della cucina che è sul soffitto.

È interessante vedere come i ragazzi francesi a contatto con la cultura culinaria italiana, di cui Raffaele è portatore, tendano a modificare le loro abitudini. La pasta ad esempio è utilizzata come primo piatto invece che come contorno, ed i ragazzi hanno cominciato ad utilizzare per le loro pietanze il peperoncino calabrese mandato dalla mamma di Raffaele.

 

 

Da come sono disposti i ragazzi capiamo che sono abituati a vivere gli stessi spazi. L’attesa del pranzo diventa un momento di relax per guardare insieme la tv nella ristretta cucina.

Molto spesso, a causa dei diversi orari delle lezioni, i ragazzi pranzano anche di tardo pomeriggio, cucinano a turno e non si fanno più problemi ad aggiungere posti a tavola.

L’apertura mentale e la disponibilità è dovuta probabilmente all’esperienza all’estero che stanno facendo, che gli permette di conoscere nuove persone e nuovi ambienti al di fuori della realtà familiare.


 

3.4 Particolari della casa

           

  

 

Queste sono le scorte di cibo : tonno, passata di pomodoro e piselli. I pasti sono veloci, i ragazzi non hanno molto tempo per cucinare. C’è poco spazio per riporre i cibi e quel poco che c’è non viene sfruttato nei migliori dei modi.  La pasta è presente in grande quantità poiché è un piatto veloce e sempre gradito.

Secondo la scala di Loomis  le due credenze hanno una funzione diversa: quella a sinistra è un luogo prescritto a tale uso, mentre quella a destra è diventato, in quanto la funzione originaria era quella di una panca per sedersi divenuta per necessità un ripostiglio.

 

3.5         Chi pulisce?? 


3.6            

Queste foto sono state scattate dieci giorni dopo che eravamo andati a vedere la casa. Erano le 15.30 circa, ed in casa c’era solo Fabien che doveva ancora pranzare.

Il disordine è dovuto all’accumulo di piatti della sera prima e della colazione (infatti c’è ancora  la tazza). La carne ed il fuoco acceso testimoniano il fatto che Fabien stava preparando il pranzo proprio quando siamo arrivati noi.

Questo scenario così disordinato della cucina si presenta molto spesso, infatti, nessuno (né chi vive nella casa, né chi la frequenta quotidianamente ) ama rimettere in ordine.

“Quando riordinate?” chiediamo, “Solo quando non abbiamo più piatti e pentole per cucinare!” risponde Fabien.

I ragazzi non amano solo lavare i piatti ma anche fare le pulizie in generale. Questo è un particolare della loro cucina : il secchio.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Questa fotografia è stata scattata in un angolo della ristretta cucina della casa ed ha come suo punto focale il piccolo secchio della spazzatura, pieno di rifiuti alimentari.

L’attenzione va posta in particolare però al secondo piano della foto, nel quale si può notare uno scarso stato di igiene sia nel pavimento che nel muro sullo sfondo. Senza cadere in insensati luoghi comuni sul comportamento di persone che vivono in un paese straniero, pensiamo che la presenza di sporcizia sia probabilmente dovuta alla disattenzione e alla non curanza per le pulizie domestiche da parte dei 3 ragazzi che vi abitano (Fabien, David, e Raffaele), i quali non fanno nulla per smentire lo stereotipo della pigrizia e trascuratezza maschile.


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Altri particolari della cucina:

Per la mancanza, di spazio il frigorifero assume il ruolo di piano di appoggio, che i ragazzi utilizzano per  lasciare molti oggetti di svariato uso, senza poi, rimetterli in ordine. Anche il forno a microonde (non in buono stato) dalla foto appare coperto da altrettanti oggetti: presine da cucina, arance, bicchieri di plastica e vetro usati, e un cucchiaino.

Gli altri oggetti come il sale, gli spaghetti ed il coltello per aprire la scatola, stanno per essere utilizzati da Fabien per preparare il pranzo.


 

4 Dove si relazionano

 

4.1 Il pub….

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Questa fotografia presenta l’insegna del pub “Downtown”, il locale preferito dai nostri amici francesi per incontrarsi a cena o per passare una lunga serata di divertimento tutti insieme dopo gli impegni di studio quotidiani che li tengono lontani.

Il locale si trova in via del Bulagaio, poco sotto l’Università per Stranieri frequentata da molti di loro. La foto scattata è molto semplice e priva di particolari ma ha un forte valore simbolico per i ragazzi francesi.

 

La pizzeria…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


La foto in alto ci permette di intuire che i giovani francesi sono soliti pranzare tra connazionali e soprattutto che i loro pasti sono veloci, pratici e “all’italiana”. La pizzeria si trova vicino al loro appartamento e facilmente raggiungibile dall’Università. Inoltre la foto è anche un’ulteriore conferma delle caratteristiche personali dei ragazzi: David possiede una personalità molto eccentrica ed estroversa che potremmo definire “adesiva”, ha l’abitudine di gesticolare con le mani ed è in grado di coinvolgere le persone nel suo gruppo, trasmettendo energia positiva.

Ludovic invece appare nella foto un po’ imbarazzato e condizionato dal fatto di essere a conoscenza dell’uso e del significato di queste fotografie, infatti è rivolto verso l’obiettivo e accenna un sorriso. Invece il ragazzo più basso, il più timido e silenzioso del gruppo è l’unico che non guarda l’obiettivo. E’ importante notare che tra quest’ultimo e Ludovic c’è un contatto fisico: il ragazzo cerca l’attenzione di  ludovic chiamandolo battendo una mano sulla sua spalla.

 

 

Il bar..

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il bar dell’università è un altro luogo di incontro tra ragazzi di diverse nazionalità. I ragazzi francesi sono soliti prendere un caffè tra una lezione e l’altra, chiacchierando su ciò che hanno fatto e su cosa c’è in programma per la serata.


Lo sport….

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

I ragazzi nel pomeriggio si ritrovano spesso in piazza Grimana, divenuto da vari anni un luogo con funzione familiaristica dove ragazzi di tantissime nazionalità si incontrano per giocare a basket.

Il luogo però non è certo frequentato solo da “bravi ragazzi” ma è anche un luogo noto per lo spaccio di sostanze stupefacenti.

 

 

5      Lo studio

 


I ragazzi studiano sia a casa che in biblioteca. In questa foto David si trova nella scrivania della sua camera, piena di oggetti per vari usi; inutile sottolineare il disordine che regna anche in questa stanza. Infatti troviamo: le bollette, il deodorante, la carta igienica, una cassetta musicale e finalmente libri e quaderni per studiare! Interessanti i particolari del vocabolario di lingua francese e della fotografia della Torre Eiffel, oggetti che testimoniano il loro attaccamento e la mancanza del paese originario.

Inoltre il vocabolario dimostra che, nonostante i ragazzi vivano in Italia da alcuni mesi, ancora non possiedono un’ottima padronanza della lingua.

 

 

 

5.1 Cosa ne pensano di Perugia?

 

Abbiamo chiesto ai ragazzi di individuare degli aspetti positivi e negativi di Perugia.

 

Aspetti positivi :

 

í Perugia è una bella città, non molto grande e per questo facilmente vivibile.

íè sicuramente una città multietnica dove il contatto con persone di tante culture aiuta ad ampliare il proprio orizzonte, adottando punti di vista differenti.

íi servizi che la città offre sono di buon livello.

 

Aspetti negativi:                   

                                  

íè molto costosa: i negozi del centro sono inavvicinabili, mentre i discount più economici non sono molto comodi da raggiungere in autobus, poiché tutti abbastanza distanti dalle mura.

í è difficile integrarsi in un gruppo di italiani, molto più semplice è invece con gli stranieri.

íessendoci tanta gente di passaggio non è molto facile stringere amicizie perlopiù durature.

ísi formano di gruppi di nazionalità diversa che frequentano solo alcuni luoghi, “segnando” il loro territorio.

 

Abbiamo inoltre chiesto cosa ne pensassero dei perugini.

Hanno risposto che non ne incontrano molti, e quei pochi che incontrano sono perugini acquisiti poiché hanno radici familiari diverse. Nel nostro gruppo hanno incontrato tre perugini “doc” e dicono, non sappiamo quanto spontaneamente, che non trovano differenze così nette con rispetto agli altri.

 

 

 

6           Conclusione

 

Abbiamo cercato di ripercorrere le tappe salienti della permanenza a Perugia di un gruppo di ragazzi francesi. Ora sappiamo le loro abitudini, i locali che frequentano ed anche le difficoltà che hanno incontrato in questa città.

Li ringraziamo per la disponibilità mostrataci e la collaborazione ai fini di tale ricerca.


 

Bibliografia :

 

 

 

í Guidicini P., (1994), Manuale per le ricerche sul territorio, Angeli, Milano

í Edward T. Hall, (agosto 2001), La dimensione nascosta, Bompiani, Milano

í Dispensa del professor Vincenzo Masini

í Lezioni tenute dal Professor Vincenzo Masini (abbiamo citato la scala di Loomis)

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