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        CONVEGNI

 

9° CONVEGNO NAZIONALE

RIETI 9 E 10 FEBBRAIO

OPPOSIZIONI & AFFINITA'

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Per un agire comunicativo mirato all’intesa ed alla regressione del conflitto

Il tema

Il tema del convegno pone l’accento sulle difficoltà di intesa e di coesione nei gruppi, che appaiono più che mai fragili e instabili. La labilità relazionale investe complessivamente le famiglie, le strutture organizzative, le squadre di lavoro e di impresa, le strutture di rappresentanza, le comitive di amici e le comunità ed è sempre meno contenuta dalla legittimazione istituzionale dei gruppi. Anche la coesione fondata sul senso di appartenenza, pur continuamente ricercata per bisogno affettivo dall’individuo, rischia di condurre a settarismi di gruppo ed a conflitti.

Il modello delle personalità collettive adottato da Prevenire è Possibile ha preso l’avvio dalla scoperta che, per orientare le formazioni gruppali verso il miglioramento, occorre adottare diversi stili di leadership e promuovere diversi modelli di relazione interna nel gruppo:

gruppo di incontro per favorire il riconoscimento empatico in gruppi confliggenti,

gruppo di lavoro per sviluppare la motivazione e la responsabilizzazione in gruppi emozionali, estetizzanti ed astenici

gruppo di formazione in gruppi inclusivi ed invischianti.

Questo metodo di lavoro si è dimostrato efficace nell’intervento sui diversi tipi di gruppi e ci ha spinto a tentare la nuova strada di ridare armonia ai gruppi anche per vie interne: individuare cioè quali nuove modulazioni relazionali siano necessarie per quella particolare famiglia, quella azienda, quella classe scolastica, quel servizio, ecc.

Il concetto di personalità collettiva descrive quel carattere di un gruppo che scaturisce dalla prevalenza di alcune relazioni, oppositive o di affinità, tra i membri che lo compongono.

Ciascun individuo può avere diversi copioni a seconda delle relazioni che innesca con altri individui e, al tempo stesso, le diverse relazioni lo spingono a superare i suoi copioni stabilizzati di comportamento.

Sulla base di questa corrispondenza tra tipi e relazioni sono stati esplorati i diversi rapporti tra le persone nei gruppi e la proposta del 9° Convegno Nazionale vuole prendere la forma di un esperimento di ricerca e discussione sul miglioramento relazionale.

 

I gruppi di incontro sulle relazioni

I partecipanti sceglieranno uno dei sette gruppi di discussione a seconda dell’interesse personale ad affrontare uno dei seguenti temi:

  • EQUIVOCO                 RICONOSCIMENTO

  • INSOFFERENZA         DISPONIBILITA'

  • DELUSIONE                COMPLEMENTARITA'

  • LOGORAMENTO        INCONTRO

  • EVITAMENTO              DIALOGICITA'

  • FASTIDIO                    INTEGRAZIONE

  • INCOMPRENSIONE    MEDIAZIONE

 

I laboratori

Il Convegno si articolerà in due laboratori di gruppo di incontro che avranno per oggetto le articolazioni relazionali nella coppia-famiglia e nella classe scolastica, ambiti nei quali gli operatori di Prevenire è Possibile hanno maturato le loro competenze.

 

Coppia – Famiglia

Attraverso il questionario di famiglia è possibile pervenire all’analisi delle relazioni interne ed alla costruzione del grafo di famiglia, come illustrato nello schema sulla struttura delle affinità ed opposizioni in una famiglia invischiata (con alto grado di equivoco, fastidio e logoramento). Nel corso del laboratorio i partecipanti discuteranno delle reazioni personali che hanno vissuto quando si sono trovati di fronte ad episodi di equivoco, insofferenza, delusione, logoramento, evitamento, fastidio ed incomprensione e delle virtù che possiedono attraverso le quali sono riusciti a produrre momenti di riconoscimento, dialogicità, disponibilità, integrazione, complementarità, mediazione, incontro.

 

Classe scolastica

Attraverso il questionario di classe è possibile costruire il grafo di classe sulla base delle relazioni interne alla classe come illustrato dallo schema sulla struttura delle affinità ed opposizioni in una classe motivata ed agitata, tendenzialmente conflittuale.

Il laboratorio ha lo scopo di discutere le strategie educative di gruppo più efficaci in ogni singolo contesto di classe.

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Le strategie relazionali

RICONOSCIMENTO per superare l'EQUIVOCO

DISPONIBILITA' per non essere vittime dell'INSOFFERENZA

COMPLEMENTARITA' per accettare i limiti altrui e non vivere la DELUSIONE

INCONTRO con il vissuto dell'altro per non rimanere schiacciati nel LOGORAMENTO

DIALOGICITA' per non cadere nella fuga e nell'EVITAMENTO

INTEGRAZIONE come antidoto al FASTIDIO

MEDIAZIONE per trovare un contatto che superi l' INCOMPRENSIONE

 

 

Programma

Sabato 9 febbraio

h.16 Saluti ed incontro tra i partecipanti. Distribuzione delle schede sulle relazioni di affinità ed opposizione

h. 16,30 Presentazione delle schede sulle relazioni di opposizione e affinità e stimoli ai gruppi sul significato delle diverse coppie di modulazione relazionale

h. 17 Primo modulo di gruppi di incontro sulle diverse modulazioni relazionali

h. 22 L’incontro dei Cavalieri di San Valentino

Domenica 10 febbraio

h. 9,30 Presentazione dei due laboratori sulla coppia-famiglia e sulla classe scolastica

h. 10 Avvio dei laboratori sulle tecniche di rilevazione delle personalità collettive di famiglia e di classe scolastica (osservazione del clima relazionale e degli atteggiamenti gruppali, i questionari di personalità collettiva). Gli indicatori di personalità collettiva: le routine, le comunicazioni, la struttura del gruppo, i ruoli di istigatore, oppressore e demotivatore, di mediatore, di sensale e di paciere. Analisi delle relazioni di opposizione.

h.15 Discussione sugli itinerari di incremento dell’integrazione, della mediazione, dell’incontro, della disponibilità, della complementarità, del riconoscimento e della dialogicità.

h. 17 Relazione finale dei laboratori in assemblea.

 

 

 

 

NB: come negli ultimi due Convegni Nazionali di Palermo (Lo sviluppo psicologico e spirituale della maternità e della paternità) e di Arezzo (Gli attentati ai sentimenti) non sono previste relazioni se non nella forma di stimoli sui temi dell’integrazione, della mediazione, dell’incontro, della disponibilità, della complementarità, del riconoscimento e della dialogicità e dei loro opposti. Ciò allo scopo di creare con immediatezza un ambiente informale di crescita e di lavoro di gruppo. Ogni contributo di stimolazione, dal più semplice al più colto, è, come sempre, gradito se contenuto nei tempi e anticipatamente segnalato alla segreteria organizzativa.